La marca temporale è obbligatoria dal 1 gennaio 2013 ed in un anno e mezzo è ormai diventato un servizio indispensabile per molti professionisti.
La marca Temporale attribuisce ad un documento una validità fino a 20 anni, ben oltre la scadenza del documento. Ma le Marche temporali come funzionano?
E' utile sapere che si tratta di uno strumento messo a disposizione da un ente Certificatore che può offrire anche altri servizi come la firma digitale. La marca digitale stabilisce elementi certi quali data e ora, per i documenti informatici, permettendo l'insindacabile convalida di tipo temporale grazie all'impronta digitale hash, un algoritmo che attribuisce ai documenti un riferimento temporale univoco e opponibile a terzi. Le Marche Temporali hanno quindi rilevanza di tipo legale, sia per documenti con firma digitale, confermando il momento della produzione o archiviazione, sia per file non firmati.
L’uso delle Marche temporali è diventato sempre più frequente nelle singole procedure aziendali e, in generale, nella vita di una società: dalla fatturazione elettronica all'atto di trasferimento di quote societarie.
LE MARCHE TEMPORALI PER LA FATTURAZIONE ELETTRONICA E PER LA CONSERVAZIONE SOSTITUTIVA
L'utilizzo di Marche temporali nella fattura elettronica è ormai diventato imprescindibile per lavorare con la Pubblica Amministrazione. Per marcare una fattura elettronica, devi generare la fattura e apporre la firma digitale. Dopo aver inserito la fattura nel lotto di conservazione, obbligatoriamente in ordine cronologico, e chiuso il lotto allora si può procedere con la Marcatura Temporale e con la firma digitale da parte del Responsabile della Conservazione.
LE MARCHE TEMPORALI PER LA CESSIONE DI QUOTE SOCIETARIE.
Le marche temporali possono essere utilizzate anche nell'atto di trasferimento di quote di società. L'atto di cessione oltre ad essere firmato digitalmente infatti deve essere sottoposto al processo di marcatura temporale al fine di certificare data e ora del passaggio.
